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MAGGIO 2009

VIAGGIO A PROCIDA

( grazie mille a la famiglia IZZO di Napoli per su aiuto nella traduzione )

 

1 EPISODIO : VOLTARE PAGINA

 

Andare in pensione è un po’ abbandonare una parte delle proprie referenze sociali.


Nonostante ci sia la forza dei legami che uniscono alla famiglia e agli amici, a volte è presente il timore di affrontare un nuovo mondo.


Per ciò che mi riguarda l’idea nacque circa due anni fa : decisi di avvicinarmi ai miei antenati paterni.


I miei nonni paterni mi sono stati molto vicini nella mia infanzia nel quartiere della Marina ad Oran.


Oran era una città spagnola dove anche gli italiani parlavano il valenziano.


Ma a casa dei miei nonni paterni c’erano altre abitudini alle quali mi adattai molto velocemente : se si era in Francia era vietato parlare altre lingue che il francese, o, al massimo sentivo le triviali espressioni napoletane fondersi nei miei due avi.


Poi capii : PROCIDA…. eravamo originari di Procida. Dopo quest’isola è diventata fatata, quella di Peter Pan o non so’ quale misterioso olimpo, e Procida è entrata nel mio subcosciente.


Ed ecco che ora, senza fare previsioni,essendo le esperienze della vita più indietro che avanti a me, la parola magica mi è tornata alla memoria.


Una veloce navigata in internet. La realtà appare : dov’è l’isola di pescatori che i miei bisnonni, spinti dalla miseria hanno lasciato alla fine del XIX secolo? Sulle foto penso di essere alla riviera francesa. Ho bisogno di saperne di più.


E poi, di legame in legame,eccomi sul sito della Grande famiglia di Procida e di Ischia. Cosa rischio? Mi abbono come sostenitore , contentissimo di poter giocare un tiro al destino.


Ci ho messo molto ad essere veramente attivo, o perlomeno ad entrare nel gioco delle ricerche genealogiche. Capivo l’importanza del simpatico strumento messo a nostra disposizione dagli SCOTTO, ma non la sua straordinaria potenza e la sua implacabile precisione.


Parallelamente, quando i “domini” in <.fr> furono messi a disposizione del grande pubblico, mi affrettai a riservarne uno a mio nome.


Poi il linguaggio “.php” è divenuto un hobby e ho creato il mio piccolo web site.


Qualche mese dopo all’incirca 18 mesi fa, ricevo una e-mail in inglese nella quale un certo MOVIZZO mi domandava se i MOVIZZO erano originari di Procida.


Gli risposi cortesemente ma freddamente in francese: “sicuramente “. Il pover’uomo non mi rispose più ; avevo vagamente intuito che era un marinaio. Era un po’curioso che prima di me tutti i MOVIZZO erano marinai di padre in figlio, la storia si ferma lì…


Nella primavera del 2008, una porta aerei nucleare americana faceva scalo a Marsiglia.

 

 

Harry Truman - Marsiglia - Maggio 2008

 

Mia madre ricevette delle telefonate incomprensibili che poi mi riferì. Con difficoltà risalii alla fonte : sembrava fosse un MOVIZZO di BROOKLYN che cercava di mettersi in contatto con me.


Il resto rivela della causalità, del mistero, del miracoloso certo è che qualche ora più tardi mi trovai presso l’imbarcazione americana a stringere tra le mie braccia un ufficiale superiore biondo e con degli occhi così blu che i miei a confronto sembrano neri : mio cugino PAUL GAETANO MOVIZZO.


Tutto vero, avevamo risposto ai nostri dubbi, si trattava veramente di mio cugino MOVIZZO d’America.

 

 

Paul i mia mamma - Maggio 2008


Cosa era successo tra la nostra prima e-mail e quest’incontro?


Molto semplicemente mi ero deciso a far funzionare i servizi del sito internet della Grande famiglia di Procida e d’Ischia.


Tre domande di prassi sui miei bisnonni, che avevo conosciuto in Algeria, furono sufficienti a darmi il gusto della genealogia e la voglia di sapere tutto sui MOVIZZO di Procida.


Il risultato, ottenuto con un’incredibile facilità, fu la realizzazione di un albero genealogico ottenuto unicamente con i registri dell’ abbazia di San Michele Archangelo, risalenti al 1670.
È tutto, o almeno abbastanza, in verticale come in orizzontale. In questo giorno 117 visite.


I ricordi dei miei antenati d’Algeria concordavano con i risultati del XX secolo. Poi ho ho scoperto l’esatta discendenza dei Movizzo nel XVX secolo,poi incredibile, nel XVIII e infine nel XVII secolo.

Genealogia MOVIZZO In allegato si trova un piccolo rapporto su questi risultati ,su quest’albero. Ormai ne ho capito l’evoluzione. Ho pubblicato il rapporto sul sito www.movizzo.fr che poi, su consiglio di mio cugino Paul, è divenuto www.movizzo.net.


Lui l’ha comunicato alla sua famiglia americana, dunque alla mia famiglia.


Ormai, aiutato da sua famiglia, partecipa con me alla stesura di questa prefazione.


Gli americani sono appassionati di radici genealogiche e, per caso o per necessità, i discendenti di Procida lo sono quanto me. Paul Gaetano mi ha ringraziato per aver permesso ai suoi figli di sapere da dove provengono.


Il ramo partito per l’Algeria francese alla fine del diciannovesimo secolo, che aveva come unico mestiere quello di pescatori, fuggì da un paese povero. Il ramo partito per l’America voleva fare fortuna. In effetti tutti volevano offrire un avvenire migliore alla propria famiglia, ai propri figli.


Ci sono  riusciti tutti ampiamente.


Era arrivato il momento, da parte di tutti, di dare uno sguardo alle nostre origini  di cui siamo fieri, e la conoscenza di queste radici rende più chiaro il nostro presente e il futuro dei nostri figli.
Tutto ciò è stato reso possibile grazie al lavoro della nostra associazione, alla dedizione di Pascal e di tutta l’equipe. I MOVIZZO d’America credono al miracolo.

 

2 EPISODIO : RITORNO AL FUTURO

 

Arrivato a Marina Grande - Maggio 2009


L’8 maggio ho compiuto 60 anni. Mia moglie mi regala una settimana di soggiorno a Procida dove sbarco, proveniente da Parigi e poi da Napoli, il 9 maggio. Vi trovo Pascal Scotto di Vettimo e i numerosissimi membri dell’associazione “la grande famiglia di Procida e d’Ischia”.


Sono sorpreso dall’atmosfera che mi invade appena tocco terra : è intorno a me ma è come se mi tornasse alla memoria. Quale memoria ? Non sono mai venuto qui.


Le luci, gli odori, mi riportano nel mio paese natale, nella mia famiglia MOVIZZO che mi ha cresciuto.


Pian piano sento un’atmosfera che pur non avendo mai vissuto sembra essere stata sempre dentro di me senza mai lasciarmi.


Intorno a me sento le espressioni procidane ed eccomi ritornato nella mia infanzia nella mia adolescenza : i miei nonni sono con me. Sento il mio quartiere della marina ad Oran.

 

La Corricella - Maggio 2009

 

Rivedo la foto ingiallita dove Rosina, la mia bisnonna, nativa di Procida, mi tiene in braccio. Mia moglie avverte il mio turbamento. Sento gli odori del porto e della fresca marea. La frescura della sera ha la stessa atmosfera del giorno : riconosco tutto. Quale strana forza mi ha condotto qui?

 

Marina Chiaolella - Maggio 2009


Fin dove dovrò comprendere l’esistenza del destino?


Quale parte ha la casualità e quale la necessità ?


Grazie “all’attrezzo” informatico della Grande famiglia di Procida, sono riuscito a ricostruire un albero genealogico completo che fa risalire al 1670 l’insediamento di un MOVIZZO di Napoli su quest’isola.
Ho tutte le informazioni fino ai giorni nostri, più di un centinaio di individui si sono succeduti.


Ma c’è un mistero: la villa MOVIZZO che ho scoperto sul sito ufficiale
"sit.provincia.napoli.it" (cliccare qui).


Come è possibile che questo monumento di opulenza e ricchezza sia potuto essere eretto nel momento in cui la mia famiglia partiva, distrutta dalla miseria ,verso le coste dell’Africa del Nord e degli Stati Uniti ?


I Movizzo erano ricchi o poveri ? Quale problema familiare, sociale, politico si nascondeva dietro tutto ciò?


Confesso che è avvincente per un appassionato di genealogia trovarsi davanti ad un enigma degno di una caccia al tesoro.


Incontro Maria Capodanno che Pasquale Scotto mi presenta come “la memoria vivente “ dell’isola.


Ci ho impiegato poco a constatare personalmente l’appropriatezza di questa espressione.

 

Villa MOVIZZO - Maggio 2009

 

Maria conosceva la storia  e gli attuali abitanti della casa situata in via Marcello Scotti.


Un incontro, precedentemente programmato, nell’antica chiesa di San Giacomo (a 30 m da villa MOVIZZO) mi offre la possibilità una sera, alle ore 18,00, di conoscere l’attuale occupante : il comandante di marina mercantile in pensione Domenico F.(stesso mestiere di suo padre, di mio nonno , di mio padre, eccetera….)


Il tempo di conoscerci ed ecco che inizia un’appassionante discussione in cui l’emozione si nota nel tono della voce e negli occhi che diventano umidi.


Tutto, seppi tutto ; il mistero era risolto.


Tra il 1870 e il 1880 la famiglia MOVIZZO presentava due rami di cugini di primo grado composti da due famiglie con lo stesso cognome.


In una c’erano i due fratelli Vincenzo e  Cristoforo e delle sorelle, nell’altra i due fratelli Francesco e Gaetano e una sorella :Teresa.


Dato che a Procida portano tutti lo stesso nome, la ricerca è stata più semplice poiché i padri di questi due gruppi di ragazzi si chiamavano tutti e due Cristofaro.


In ogni caso, che succede?


Verso il 1870, Vincenzo, Cristoforo e le sorelle partono per Oran, insieme ad altri cugini delle famiglie PUGLIESE e INTARTAGLIA. Saranno marinai e pescatori.


Nello stesso periodo, essendoci una forte richiesta di manodopera, Francesco, dell’altro ramo, s’imbarca per gli Stati Uniti per partecipare alla costruzione del porto di New York. Sbarca a Brooklyn  e lì si sistema ; lo si ritroverà più tardi alla sommità dell’albero americano che sto per pubblicare. A Brooklyn nascerà una numerosa discendenza.


Suo fratello Gaetano, attratto dall’avventura della costruzione del Canale di Suez, va in Egitto nel 1880.


La sorella Teresa si sposa, e… non rimangono più MOVIZZO a Procida, se non qualche anziano che non tarderà a morire.


Ma, è qui il nodo di questa storia talmente semplice che rischia di diventare rocambolesca se non si è con i piedi per terra : Gaetano fece fortuna in Egitto. Durante la grande industrializzazione dell’inizio del XX secolo, smette di essere un marinaio e diventa pilota del porto di PORT SAID.


Nel 1928, ritorna a Procida dove, in due anni, fa costruire la lussuosa villa di via Marcello Scotti.  Pagò i lavori in contanti con le sterline guadagnate a Port Said.


Nel 1930,va in pensione e occupa la villa.


Questa persona,data la sua evidente ricchezza, lascia un segno in città. Gli anni di guerra stanno per arrivare e nel 1935 diventa podestà di Procida.(il podestà corrisponde all’attuale sindaco).


Si sposerà due volte, non avrà figli e sarà l’ultimo dei MOVIZZO vissuti sull’isola.


Ecco risolto il mistero : tre rami semi-contemporanei, tre partenze nello stesso periodo per luoghi geografici diversi, delle sorelle e delle figlie che si sposano:non ci sono più MOVIZZO sull’isola.


Ma la storia non si ferma qui. Domenico F, detto “Mimmo”, che è qui con me, è il nipote di Gaetano e di Francesco ed è figlio di Teresa ; è mio cugino di terzo grado anche se non portiamo lo stesso cognome.


Provo a domandargli se al cimitero esiste ancora qualche traccia del passaggio dei MOVIZZO.


Con una grande e condivisa emozione, mi disegna una piantina con la collocazione di una tomba.


Abbracci, scambi di indirizzi e di numeri di telefono, che giornata !


L’indomani eccomi al cimitero di Procida con mia moglie.


I marinai sanno, per mestiere, leggere e scrivere le mappe. Quella di Domenico era precisissima : rapidamente mi trovai davanti ad una grande tomba di marmo con su scritto il cognome MOVIZZO.

 

Sepolcro MOVIZZO - Maggio 2009


È strano, a quell’ora il cimitero era pieno di polline. Un colpo di vento e le mie palpebre cominciarono a pizzicare, ero costretto ad asciugarmi gli occhi continuamente. Sacro polline !


Ecco il cerchio è chiuso.


So cosa sono venuto a cercare a Procida e cosa ho trovato.


Me stesso.


Domani, con la nuova serenità che dimora dentro di me, racconterò tutta quest’avventura alla mia famiglia di MARSIGLIA e a quella che ora è a NORFOLK (Virginia).


Inoltre, poiché sono in pensione, preparerò con tranquillità il mio prossimo viaggio che avrà come scopo quello di incontrare i miei cugini in America.


Un grazie alla “
Grande famiglia di Procida e d’Ischia”, a Pasquale, ai membri benevoli e un grande bacio a Maria Capodanno.


A presto, già mi mancate, così come quest’isola di Procida che è diventata la MIA isola di PROCIDA.


MARSIGLIA, 20 maggio 2009.


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